Adozione a distanza come gesto d’amore. Intervista ad una donatrice Helpcode
Adozione a distanza Helpcode: un gesto speciale per celebrare l’amore. Abbiamo intervistato Giulia, mamma a distanza del piccolo Anish, ecco qui le sue parole
L’adozione a distanza è un gesto d’amore che può trasformare la vita di un bambino in difficoltà, offrendogli un futuro migliore. Nel periodo natalizio, mentre tutti celebriamo l’amore e la generosità, l’adozione a distanza può essere un’opportunità unica per fare un regalo davvero significativo.
Ma non solo: anche con la scelta delle bomboniere solidali è possibile aiutare le iniziative e i progetti di Helpcode, ONG che tutela i diritti dei bambini affinché possano diventare adulti e realizzare i propri sogni.
E, a proposito di bambini e di sogni, oggi vogliamo raccontarvi la storia e la testimonianza diretta di Giulia, donatrice di Helpcode e genitore a distanza. Giulia ha scelto le bomboniere solidali Helpcode per condividere la gioia del suo matrimonio con chi ne ha più bisogno e ha adottato a distanza il piccolo Anish.
Ecco l’intervista a Giulia. Emozionatevi.
Giulia, puoi raccontarci come hai scoperto Helpcode e cosa ti ha convinto a partecipare al loro progetto?
Ho conosciuto Helpcode tramite i miei genitori, che hanno sempre avuto bambini adottati a distanza e che fin da piccola mi hanno insegnato il valore della solidarietà. Ovviamente, avevo sentito parlare di grosse associazioni, ma ho preferito rivolgermi ad un’associazione più piccola e “familiare”. Un po’ come si fa quando si sceglie il negozio sotto casa invece della grande multinazionale.
Come descriveresti il legame che si è creato tra te e Anish, il bambino che sostieni a distanza?
A volte mi capita di pensare alla terra come se fossi su Google Earth… Metto la puntina sul villaggio del bambino che sostengo e “parto”: cosa starà facendo adesso? Chissà se ha litigato con un amico, o se ha avuto un piccolo dispiacere di cuore. Altre volte penso alle mie figlie, e me le immagino giocare con lui.
Quali sono stati i momenti più significativi o emozionanti che hai vissuto durante questo percorso?
Sono tanti i momenti speciali che si vivono con un’adozione a distanza. E’ sempre emozionante ricevere una lettera dal nostro bimbo. Voglio farvi questa confessione: purtroppo l’anno scorso mio marito si è ammalato e ha dovuto subire un’operazione importante. All’epoca non eravamo sposati, e i dottori – in modo forse un po’ cinico – ci hanno detto che sarebbe stato meglio sposarsi prima dell’intervento, perché “non si sa mai”. Ci è crollato il mondo addosso! Ovviamente siamo corsi in comune a mettere la “firma”, ma non abbiamo festeggiato. Poi l’intervento è andato bene, mio marito è guarito, e quest’estate abbiamo deciso di festeggiare il “ri-matrimonio”.
Doveva essere una festa speciale, non un semplice matrimonio, ma una festa della vita, dei colori e dell’amicizia, anche per ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine nei momenti bui. Per questo abbiamo pensato ad Helpcode per le bomboniere: il nostro nuovo matrimonio doveva essere pieno di sorrisi per tutti. E ci ha emozionato vedere che anche i nostri ospiti hanno capito e condiviso la nostra scelta.
Quali cambiamenti ha portato l’adozione a distanza nella tua vita e in quella della tua famiglia?
Come i miei genitori hanno fatto con me, noi vorremmo educare le nostre figlie al valore della solidarietà. Troppo spesso la nostra agiatezza si dà per scontata: siamo dei privilegiati, e non ce ne accorgiamo. Parlare del nostro bambino al di là del mondo ci aiuta a mettere tutta la nostra vita in una prospettiva più giusta. Credo sia questo il cambiamento più significativo.
Cosa diresti a chi sta pensando di iniziare un’adozione a distanza, ma ha ancora dei dubbi?
Ci sono molti modi di fare solidarietà. E ci sono tantissime associazioni che chiedono aiuto, tanto che spesso noi privilegiati “brontoliamo” per questo incessante chiedere. Adottare un bambino è un modo concreto di aiutare. E poi, insomma, i bambini sono il futuro del mondo, se non aiutiamo loro… chi dovremmo aiutare?
Le parole di Giulia sono le parole di chi ha compreso fino in fondo il significato della parola amare. E noi siamo convinti che fra i lettori di Lovenozze siano in tanti quelli come Giulia.
Buon Natale.
Anish vive a Makwanpur, in Nepal, e frequenta le scuole medie. Ha 2 fratelli e vive con i suoi genitori Manju Thokar (la mamma) e Dinesh Thokar (il papà). Il villaggio dove vive Anish è molto remoto e qui mancano infrastrutture e servizi di base, ma nonostante ciò oggi riesce a frequentare la scuola e a ottenere piccoli ma grandi successi.
Informazioni utili:
Helpcode Italia: www.helpcode.org
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